Bar dell'ospedale, no del Tar a Basilisco anche contro lo sfratto della Asl. Il 31 gennaio deve chiudere

TERAMO – La ditta Basilisco ha perso di nuovo di fronte ai giudici del Tar ai quali si era rivolta, ai primi del mese, per ‘bloccare’ l’intimazione della Asl di Teramo a riconsegnare le chiavi del bar dell’ospedale. E’ infatti di queste ore il decreto della prima sezione del Tribunale amministrativo dell’Aquila con cui viene rigettato il ricorso ‘inaudita altera parte’ della società laziale che per anni ha gestito l’attività del presidio ospedaliero: i giudici, in soldoni, ritengono che la Bailisco non abbia nessun titolo per rivendicare la sospensione dell’esecutività della sentenza del Consiglio di Stato che assegna la gestione alla Pap Srl e che il direttore generale facente funzioni Maurizio Di Giosia, con atto motivato, ha tentato vanamente di far rispettare.
Senza discussione la decisione del Tar, che ha sottolineato "il palese difetto di legittimazione attiva della parte soccombente (Basilisco, ndr) che non ha alcun titolo ad azionare un giudizio di ottemperanza che, come tale, è uno strumento processuale esclusivamente finalizzato a consentire alla parte vittoriosa di conseguire il “bene della vita” riconosciutogli spettante dal giudice". Il decreto arriva proprio in contemporanea con una seconda intimazione da parte della Asl,  a riconsegnare i locali  venerdì 31 gennaio. La Asl ha notificato la delibera pubblicata sull’albo pretorio anche ai rappresentati delle forze dell’ordine e del gestore del servizio di vigilanza nel presidio, la Vigilantes Group: l’intimazione stavolta verrà eseguita, se necessario, con la forza, e il bar chiuso al pubblico per ripenderne il possesso da parte dell’azienda pubblica.